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Un poeta della creta. Un plasticatore dal tocco delicatamente lirico. Un modellatore tutto interiore, quasi introverso nel segreto della propria riposta intimità. Fin dagli anni giovanili del ventennio littorio Angelo Saglietti, svincolatosi con insolita maestria dall'ingombro della retorica di regime, ha dimostrato di saper coniugare la robustezza ereditata da una solida formazione accademica alla leggerezza penetrante di chi riesce a essere insieme lieve e profondo. Senz'ombra di pesantezza, senza traccia di aulici gravami. Così, per esempio, tanto nei volti quanto nelle posture dei bambini ritratti dallo scultore durante l'intera sua parabola artistica trapela una straordinaria humanitas, che infonde alla ricerca formale ed espressiva un quid indefinibile, in grado di condurre disinvoltamente forma ed espressione oltre gli angusti confini della descrizione somatica o psicologica. Disinvoltamente. Sì, perché nel modellato di Saglietti è ben difficile avvertire lo sforzo spasmodico della tensione creativa: questa - grazie a una sottile capacità d'interiorizzazione - si trasfigura liricamente e trapassa nella scioltezza del gesto plastico; un gesto fluido ma preciso, antiretorico nella sua affabile colloquialità, sempre vibrante nella sua composta concentrazione. Un gesto che, partendo dall'immediatezza dell'impatto estetico, accompagna finanche l'osservatore più distratto verso una dimensione di spiritualità pura. Saglietti fu un uomo oltremodo sensibile e modesto. Ora ci parla di sé in ogni sua opera: con la semplice naturalezza d'una testa di vecchio, con il dramma della crocifissione di Cristo, con la pingue nudità di un fanciullo atteggiato da auleta, con l'aggressività rampante e nervosa di un picador, con l'aggraziata giovinezza di una ballerina che si allaccia la scarpetta, con l'amoroso arcaismo dei busti delle figlie, con l'avanzare ieratico di una processione, con la spericolata follia di un gruppo di funamboli o di arlecchini in carnevale, con la complessa visionarietà onirica del faraone biblico...
Armando Audoli
angelo saglietti scultore
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